martedì 1 ottobre 2019

Diritto alla disconnessione

Oggi la tecnologia ci offre la possibilità di essere sempre connessi. Non sempre questo si rivela come un  un vantaggio, soprattutto nel mondo del lavoro. Così come la tecnologia a scuola abbatte le pareti dell'aula per creare nuovi ambienti di apprendimento, allo stesso modo crea anche nuovi ambienti di lavoro.
Per questa ragione è necessario però essere coscienti che questo può farci sentire mentalmente sempre legati ai nostri doveri lavorativi e moralmente obbligati a rispondere a mail e a richieste di collaborazione che arrivino in qualunque momento della giornata.
In realtà la mail, così come i vari canali di messaggistica, sono strumenti squisitamente asincroni. Io posso ricevere quindi una mail a qualsiasi ora della notte, magari durante il weekend e decidere di ignorarla tranquillamente fino alla ripresa del mio orario di servizio. La legge in questo mi supporta avendo sancito il diritto alla disconnessione.
Detto questo vale anche il contrario: se scrivo mail di lavoro o richieste di collaborazione fuori orario di servizio, non mi devo aspettare di ricevere una pronta risposta.
Però su questa modalità asincrona c'è ancora molta confusione e molto timore di vedere invadere la sfera personale in qualunque momento.
Per questa ragione, almeno per le mail, consiglio l'invio programmato di Gmail.
E' possibile infatti programmare data e ora dell'invio evitando quindi di sembrare invadenti e insistenti con i nostri interlocutori.
Basta, prima di cliccare sul pulsante blu "INVIA", aprire la finestra di dialogo cliccando sulla freccia accanto

cliccare su "PROGRAMMA INVIO" e poi scegliere ora e giorno



Se volete poi controllare o modificare il contenuto prima dell'invio programmato, ritroverete questa mail nella colonna di sinistra nell'are "Programmate".
Buona disconnessione a tutti!





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