giovedì 28 gennaio 2016

BETT SHOW LONDRA 2016 - RIFLESSIONI

Dalla mia visita al Bett 2016 (Salone Internazionale della didattica e tecnologia) porto con me quattro parole significative, che ne sintetizzano lo spirito: Condivisione, Creatività, Comunicazione e Flessibilità.
Questi quattro elementi sono emersi da una indagine statistica proposta a due gruppi ben diversi di persone: studenti adolescenti e adulti già affermati nel mondo del lavoro.
Sorprendentemente entrambe le categorie segnalano, come elementi per riuscire a realizzare positivamente un progetto, queste quattro caratteristiche.
E' a questo punto che la tecnologia si inserisce nel facilitarne l'attuazione.
 Condivisione: si nota una tendenza molto forte nella creazione di piattaforme in cloud per l'apprendimento operativo e collaborativo. Gli ambienti di apprendimento vengono quindi rinnovati completamente, perfino negli arredi: banchi con forme diverse dai nostri tradizionali , che permettono il raggruppamento con varie modalità a seconda dell'esigenza di lavoro (gruppi piccoli, grandi, ecc), modi diversi di organizzare l'aula con diversi punti focali (aula 3.0).

Creatività: la tecnologia ci apre spazi e mezzi infiniti, ma solo la creatività del docente saprà mettere a frutto e trovare le metodologie e le strategie più adeguate per far sì che gli alunni imparino senza fatica e senza rendersene conto, da una esperienza diretta. E' sempre più evidente la necessità di avere insegnanti preparati nella gestione delle dinamiche relazionali, sulle nuove metodologie, sulla capacità di relazionarsi con gli alunni, guidandoli nel processo di apprendimento  e non cercando di "inserire a forza" i concetti nelle loro menti. Learning by doing è sempre più la metodologia principale.

Comunicazione: tutte le nuove tecnologie presentate permettono una comunicazione (e quindi una interazione) immediata e continua con gli allievi e con i colleghi. Sicuramente gli alunni devono essere forniti di devices, e quindi c'è da augurarsi che il BYOD ("Bring Your Own Device") presentato nel PNSD, ci porti ad una situazione che in altre nazioni è già la norma.

Flessibilità: in un mondo che, grazie al Web e alla tecnologia, si evolve con una velocità notevole, la flessibilità deve essere una caratteristica imprescindibile del docente e non solo perché non esistono classi e alunni identici, ma perché non è più possibile interrompere la formazione e l'aggiornamento e considerarsi sufficientemente  formati e pronti ad agire.
Come Animatore Digitale della mia scuola sento forte la responsabilità di coinvolgere i miei colleghi in questo processo di rinnovamento concettuale e metodologico, ben consapevole delle resistenze dovute sia alla consapevolezza di non essere sufficientemente incentivati e valorizzati come categoria, che all'ansia di molti nei confronti delle nuove tecnologie.