sabato 6 febbraio 2016

DIDATTICA 2.0: SCENDERE DALLA CATTEDRA PER STARE TRA GLI ALUNNI

Sono molti i docenti che continuano ad avere paura di modificare una metodologia di insegnamento estremamente conservativa a favore di una didattica per competenze, trasversale tra le discipline e che si appoggi alle nuove tecnologie per una completa realizzazione. Molti docenti non vogliono rinunciare al ruolo di "grandi affabulatori", salendo in cattedra e raccontando, spiegando per tempi lunghi, totalmente ignari delle reazioni degli alunni oppure lamentandosi quotidianamente della loro scarsa attenzione con conseguente scarsa motivazione allo studio.
L'insegnante deve scendere dalla cattedra e mettersi in mezzo ai propri allievi, coordinandoli e guidandoli nelle fasi di apprendimento attivo. Questo non toglie dignità al ruolo dell'insegnante, ma, anzi, la accresce, dimostrando che il docente, oltre a possedere le conoscenze culturali, deve sapere con estrema precisione quali siano i processi di apprendimento dei vari alunni e come attivarli positivamente. Il vero problema è che, in questa dinamica, diventa sempre più importante la capacità relazionale del docente. Purtroppo non esiste corso di formazione che possa costruirla. Solo la passione per l'insegnamento, il desiderio di far crescere i propri alunni a 360° (quindi con conoscenze, capacità, competenze, sensibilità, autostima e motivazione) sono le spinte che producono un cambiamento positivo.
La tecnologia, che tanto spaventa molti docenti, è solo un mezzo... uno dei tanti. E' quello che ci permette di essere affacciati sul mondo, tramite il web, ed di insegnare ai nostri alunni come muoversi in un'immensità che spesso spaventa anche loro e che nessuno  insegna loro a gestire.

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