Non esiste una ricetta sicura e preconfezionata, ma bisogna sicuramente tenere conto di alcuni elementi irrinunciabili:
1) indispensabile utilizzare la multimedialità (video, LIM, ecc)
2) usare il fascino del racconto per creare curiosità e interesse
3) scegliere pochi materiali estremamente significativi e di altissima qualità
4) non aver paura di presentare melodrammi senza seguire un ordine cronologico, ma scegliendo dal repertorio più conosciuto.
I ragazzi sono disposti ad ascoltare musica tratta da qualsiasi genere e repertorio, purché presentata nel modo corretto e con materiale valido. Indispensabile suscitare curiosità. Per l'opera lirica è facile; basta iniziare a raccontare la trama (che spesso è intrigante e complicata al pari di alcune telenovelas!) e, al momento opportuno, far sentire un'aria, un finale d'atto, un estratto significativo che li coinvolga emotivamente! E il gioco è fatto! Una volta "agganciata" la loro attenzione e curiosità si potrà poco per volta aumentare il materiale da ascoltare/vedere inserendo anche schede d'analisi che li aiutino ad analizzare e comprendere meglio.
Personalmente considero l'Opera lirica una forma "multimediale" in cui convergono numerosi linguaggi espressivi. Per questa ragion , ogni tanto, mi piace presentarla come se fosse un film da reclamizzare attraverso i meccanismi tipici dei trailers cinematografici. Qui di seguito il filmato che ho usato in classe per destare curiosità sull'opera "Turandot" di Puccini. Ho anche creato tre "avatar" che propongano ai ragazzi i tre indovinelli dell'opera, coinvolgendoli in una sfida-gioco che ha sempre, come scopo primario, catturare attenzione e procurare motivazione ed interesse verso il contenuto che sto proponendo. Il risultato in classe è stato molto soddisfacente! I ragazzi hanno poi voluto cimentarsi anche loro nella creazione di finti trailers per altre composizioni classiche o per autori da loro scelti tra quelli studiati.
"I ragazzi sono disposti ad ascoltare musica tratta da qualsiasi genere e repertorio"...sarà vero?
RispondiEliminasì lo è. L'ho provato personalmente. Certo bisogna creare le condizioni ideali (che vuol dire anche un'adeguata preparazione/motivazione) e creare curiosità. L'uso del "racconto" per stimolare il pensiero astratto è eccezionale. Invitare e guidare i ragazzi ad immaginare scene, personaggi abbinati all'ascolto ha il potere di incantarli. Importante però proporre gli ascolti senza chiedere giudizio di valore, così come non bisogna esprimerne quando sono loro a presentare dei brani. Si può ragionare su analisi strutturali, formali, ecc
Eliminasì lo è. L'ho provato personalmente. Certo bisogna creare le condizioni ideali (che vuol dire anche un'adeguata preparazione/motivazione) e creare curiosità. L'uso del "racconto" per stimolare il pensiero astratto è eccezionale. Invitare e guidare i ragazzi ad immaginare scene, personaggi abbinati all'ascolto ha il potere di incantarli. Importante però proporre gli ascolti senza chiedere giudizio di valore, così come non bisogna esprimerne quando sono loro a presentare dei brani. Si può ragionare su analisi strutturali, formali, ecc
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EliminaSono una melomane ed un'amante dell'opera, per cui sono sensibilissima all'incontro dei giovani con questo genere di musica. Il racconto della trama, le storie così tragiche, il carattere dei personaggi coinvolgono molto i giovani e si prestano ad approfondimento anche storico, letterario, psicologico ecc...L'ascolto e la visione sono indispensabili . Anche fare i profiler dei vari personaggi può essere propedeutico per evidenziare i comportamenti e le regole sociali delle epoche in cui sono ambientate le varie opere. Facciamolo!
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